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Pubblicato Martedì 6 Dicembre 2005 da dir |
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Una tempesta di granuli cristallinei si precipita scuotendo la superficie un tempo immobile...
Tutt'intorno al Solido un'infinità di galassie ellittiche distribuiscono i loro raggi fino a bagnarmi, nel loro improvviso e blando perpetuare, quasi come una mano posasse il palmo sull'intero bacino per scuoterlo dall'ondoso tepore. Di un istante ad un altro una porta si apre, una leggera spinta inclina il nose. E' l'ora, lo sai, lei anticipa il tuo desiderio richiamandoti ad una tempestiva concentrazione. Ascoltala, ti sussurra, i tuoi occhi non devono poter nulla, sarà lei a concedersi, non tu a conquistarla, sarà lei a dirigerti, non tu a disegnar il tuo ipotetico cammino. Altro non voglio che scorgere sul mio orizzonte candide mani che mi spingano verso nuovi pensieri ineffabili a coloro che fanno da spettatori, inconsapevoli del continuo sommesso sussurio di smisurate orme.
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